Festa dei Padri

Festa dei Padri 

Quelli veri, quelli attribuiti per gossip, quelli che ti scegli.

 Chi è padre? 

Quelli per cui daresti la vita, quelli che a migliaia di galassie di distanza non muoiono nel tuo cuore, quelli per cui la vita è stata troppo difficile per giudicare, quelli che ci sono , quelli che non ci sono, quelli che si mettono a tavola e poi a fine pasto regalano i fiori alle mamme perchè anche un giorno normale puo' essere la festa di un gesto d'amore. Quelli in trincea, quelli nei cantieri, quelli sempre su lunghe autostrade che non finiscono mai a tutta velocità Quelli che sanno stare solo in cielo, quelli con i piedi ben piantati per terra, quelli che proprio non vogliono figli ma se ne hanno uno impazziscono d'amore. Quelli rinchiusi nei loro silenzi, quelli che cantano la notte insieme ad altri persi come loro alla luna dopo una bevuta. Quello eterno che se sbagli strada e ti schianti ti cura le ferite e poi ti lascia al tuo libero arbitrio. Quello che sulla soglia di una clinica decide che non puo' esserti padre e spera che qualcuno ti ami come lui non è capace di fare. Quelli che sfoderano la spada per difendere gli ultimi del mondo , ma poi non hanno il coraggio di usarla e spezzano il loro pane con loro. Quelli che non hanno una casa, una tenda, una roulotte, solo il freddo di una panchina dove passano la loro ultima notte. 

A tutti costoro l'augurio che i figli li portino nel cuore sempre vivi o morti, li scrivano per sempre in una memoria di vita privata e pubblica incancellabile. Laura Picchi 

I nomi cognomi e i luoghi sono di fantasia per la tutela della privacy di chi è ancora vivo:

23 gennaio 1990 Napoli (città di fantasia)

Cara Laura ,

mi chiamo Alessio Marchetti (nickname di fantasia), tu non sai niente di me ed è terribilmente difficile spiegarti quel che in me non va, quando tutti conoscono di me la parte bianca quella dell' Ufficiale onesto e quella dell'uomo gioioso, generoso, integerrimo.

Voglio parlarti di me, della parte nera . Ero entrato in Aeronautica, ero a Napoli e mi innamoro follemente di una ragazza che si chiama Maria (nome di fantasia)

Maria usciva da una storia, il suo compagno la riteneva di sua proprietà.

Un giorno dieci uomini mandati da lui mi aspettano all'uscita dell'aeroporto militare, mi picchiano selvaggiamente, poi mi portano da lui di forza e il resto nemmeno ora lo riesco a raccontare, cosa mi hanno fatto spogliandomi completamente.

Viene fuori la mia parte nera orribile che fa disonore ad un uomo, sviluppo una dipendenza dal sesso e la prima che incontro la utilizzo per punire Maria, la tradisco Maria e metto incinta la mia attuale moglie.

Anna (nome di fantasia) era incinta, le dico che lo faccia mantenere al mafioso del suo ex, ma l'odio che io covavo mi porta ad avere amanti su amanti per sentirmi uomo virile.

Un giorno incontro di nuovo Maria, mi ubriaco, la faccio ubriacare e finiamo a letto.

Laura da quel giorno Maria e io ci facciamo schifo per quel che ti abbiamo fatto. Lei mi dice che la figlia di un mostro come me non la vuole, io le dico che io non voglio la figlia di una puttana che se la fa con i mafiosi locali. Lei prende la decisione di far riconoscere a una coppia tramite il cugino della Nato di lui la figlia nostra come loro.

Laura sei tu quella neonata che ne' io ne' Maria allora abbiamo voluto.

Io non ti chiedo di perdonare, io ti chiedo di stare il piu' lontana da noi e dalla nostra parte nera. Io ti chiedo di non occuparti mai del mio lavoro per la verità sulla strage di Ustica, di realizzarti nella vita con i tuoi splendidi genitori e nonni accanto, di non occuparti mai nemmeno dei guai del marito della tua professoressa Rizzi (cognome di fantasia), perchè purtroppo Laura qualcuno potrebbe volerti sopprimere, se cammini su certi campi minati.

Io ti chiedo di dimenticarmi, di essere felice e basta.

Infine ti auguro quella pace che il sottoscritto ha perso per sempre una notte del 1968 per la vendetta mafiosa di un lurido bastardo.

Se leggi questa lettera, sarà perchè il richiamo del sangue ti ha portato a star male su strade che non dovevi percorrere, saprai cosa fare: girare pagina e dimenticare tutto.

Alessio Marchetti