Nonostante gli elogi funebri al generale Enrico Celentano defunto, comparsi sui siti della Folgore e non solo, chiunque sia in buona fede la conosce la storia dell' "avvocatino" Scieri Emanuele.
Io immagino che quando si sono rincontrati Celentano e Scieri alla vittima egli non abbia potuto che dire la verità perchè non è accanto oggi alla mamma, al fratello e agli amici, cosi come avrà dovuto spiegare al papa' di Scieri Corrado, perchè se spariva il suo cane lo ritrovavano in 5 minuti e Scieri e' stato introvabile per tre giorni.
A noi Celentano non deve spiegare niente, abbiamo capito tutto da tempo su di lui e la sua cerchia di amici e amiche neofascisti.
Con la sua morte si chiude un'epoca di lotta per la verità e per la giustizia a un giovane para' avvocato, che lo fece anche per i commilitoni recluta, vittime di nonnismo.
Celentano voleva il duello con chi ha voluto un'indagine su di lui per il caso Scieri, peccato che in Italia non si faccia piu', non sarei mancata all'appuntamento all'Alba, Generale, con lei per niente al mondo.
Quell'adipe grasso di Scieri per lei inabile a fare le esercitazioni da parà o lo Scieri tossico, suicida per la sua cerchia non lo dimentichero' e perdonero' nemmeno tra mille vite. Saluti Generale.
Laura Picchi
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