Anni 1910
- Don Filippo Di Forti (16 agosto1910) Sacerdote, economo del seminario di Caltanissetta, ucciso nel paese di San Cataldo. Movente misterioso e autori ignoti, ma la matrice mafiosa del delitto è ritenuta la più credibile.
- Lorenzo Panepinto (16 maggio 1911), maestro elementare nonché consigliere comunale socialista a Santo Stefano Quisquina.
- Mariano Barbato (20 maggio 1914), esponente di spicco del Partito socialista del tempo, viene ucciso a Piana dei Greci nel 1914 assieme al cognato Giorgio Pecoraro.[23]
- Giorgio Pecoraro (20 maggio 1914), contadino sessantaseienne, venne assassinato assieme al cognato Mario Barbato a Piana dei Greci.[23]
- Bernardino Verro (3 novembre 1915), sindaco socialista di Corleone si batteva anch'egli per le affittanze collettive.
- Giorgio Gennaro (16 febbraio 1916), prete non gradito a Cosa Nostra, viene ucciso a Ciaculli (PA) per aver denunciato il ruolo dei mafiosi nell'amministrazione delle rendite ecclesiastiche.[24]
- Giovanni Zangara (29 gennaio 1919), dirigente contadino e assessore della giunta socialista a Corleone, viene ucciso a Corleone (PA).[25]
- Costantino Stella (6 luglio 1919), arciprete di Resuttano, era uscito dalla sacrestia e si era dedicato ad importanti attività sociali. Viene accoltellato il 28 giugno per poi morire il 6 luglio a Resuttano (CL).
- Giuseppe Rumore (22 settembre 1919), segretario della Lega contadini, viene ucciso a Prizzi (PA).
- Alfonso Canzio (19 dicembre 1919), presidente della Lega per il miglioramento agricolo, viene ucciso a Barrafranca (EN).
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