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venerdì 18 aprile 2025

Anni 1920 Vittime di Cosa nostra in Italia: strage di mafia sezione Casteltermini socialisti

 

Anni 1920

  • Nicola Alongi (29 febbraio 1920), dirigente socialista e anima del movimento contadino, viene ucciso a Prizzi (PA).
  • Paolo Li Puma e Croce Di Gangi (30 settembre 1920), contadini nonché consiglieri comunali socialisti di Petralia Soprana, vengono uccisi a Petralia Soprana (PA).
  • Paolo Mirmina (3 ottobre 1920), combattivo sindacalista socialista, viene ucciso a Noto (SR).
  • Antonino Scuderi (9 ottobre 1920), segretario della cooperativa agricola nonché consigliere comunale socialista di Paceco, viene ucciso a Paceco (TP).
  • Giovanni Orcel (14 ottobre 1920), segretario dei metalmeccanici di Palermo nonché promotore (assieme ad Alongi) del collegamento tra movimento operaio e movimento contadino nel palermitano. Era il candidato socialista alla provincia di Palermo quando viene ucciso a Palermo.
  • Giuseppe Monticciolo (27 ottobre 1920), presidente socialista della Lega per il miglioramento agricolo, viene ucciso a Trapani.
  • Stefano Caronia (17 novembre 1920), arciprete di Gibellina.
  • Giuseppe Zaffuto (morto il 26 dicembre 1920), Gaetano Circo (morto a Palermo il 4 febbraio 1921), Calogero Faldetta (morto a Palermo il 31 dicembre 1920), Carmelo Minardi (morto a Palermo il 26 dicembre 1920), Salvatore Varsalona (morto il 27 dicembre 1920): il 26 dicembre 1920, quattro persone incappucciate, rimaste sconosciute, lanciarono una bomba all'interno della sezione socialista di Casteltermini (sita in via Nazario Sauro), in quel momento piena di militanti. L'esplosione provocò, oltre a numerosi feriti, la morte del prof. Zaffuto, segretario locale, insieme a quattro contadini iscritti al partito. Dall'accertamento compiuto dai carabinieri, incaricati di indagare sul grave attentato, risultò che l'atto criminale venne compiuto dalla mafia della Valle del Platani, «perché le cooperative agricole socialiste avrebbero provocato la fine dei campieri della mafia che indisturbati imperavano su tutte le campagne e su tutti i proprietari».
  • Giuseppe Compagna (29 gennaio 1921), contadino nonché consigliere comunale socialista di Vittoria.
  • Pietro Ponzo (19 febbraio 1921), contadino nonché presidente della Cooperativa agricola di Salemi, fu ucciso a Salemi.
  • Mariano De Caro (7 aprile 1921), dirigente locale del Fascio, fu ucciso in piazza a Misilmeri (PA).[26]
  • Vito Stassi (28 aprile 1921), dirigente del movimento dei contadini, viene ucciso a Piana degli Albanesi (PA).
  • Giuseppe Cassarà e Vito Cassarà (5 maggio 1921), dirigenti socialisti nella Piana degli Albanesi (PA), uccisi dalla criminalità locale.
  • Domenico Spatola, Mario Spatola, Pietro Spatola e Paolo Spatola (16 gennaio 1922), parenti di Giacomo Spatola (presidente della locale società agricola cooperativa). Tutti uccisi a Paceco.[27][28]
  • Sebastiano Bonfiglio (11 giugno 1922), sindaco di Erice nonché membro della direzione del Partito Socialista, viene ucciso a Erice (TP).
  • Antonino Ciolino (30 aprile 1924), dirigente delle lotte contadine, ucciso a Piana degli Albanesi (PA).
  • Domenico Perricone (30 gennaio 1929), sindaco e podestà di Vita (TP).

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